Sapete cos’è il Macafame? E’ un dolce tipico della mia amata città: Vicenza.
E’ la più antica torta di mele.
Un dolce che non prevede l’uso di farina.
Come lo stesso nome fa intuire significa “ammacca la fame” ovvero ‘placare la fame’, perché si tratta di una torta decisamente intensa nella sua composizione e anche nel sapore.
Un tempo, nelle case contadine, il Macafame veniva cotto nelle stufe a legna ed era un modo per utilizzare gli avanzi della dispensa, arricchendoli con quello che si aveva in casa. Veniva venduto anche nelle osterie come spuntino.
La base di questa ricetta erano ingredienti poveri come il pane duro e raffermo, le mele e le uova.
Il pane vecchio avanzato veniva messo in ammollo con il latte per alcune ore e quindi strizzato. Potevano essere aggiunte anche delle fette di polenta avanzate per creare un bell’impasto sodo.
Al pane, mele e uova, veniva unito quel che si aveva in casa, come uvetta ammollata nella grappa, noci e fichi secchi.
Il macafame è un dolce di umili origini ma ricco di sapori e di gusti.
Una torta di mele antichissima, morbida, umida, profumatissima e di una bontà unica.
Un dolce che non ha bisogno di farina e nemmeno di lievito.
Per la mia preparazione adatta agli intolleranti ho ovviamente usato il pane senza glutine e ho spolverato in superficie un paio di cucchiai di farina di mais per polenta.
Ho aggiunto all’impasto anche un pochino di lievito per averla meno soda e più soffice ma è una variante mia, nella ricetta originale non c’è.
Se desiderate renderla ancora più golosa per i vostri bambini, potete unire del cioccolato tritato.
È una torta della fantasia, alla base di pane, latte, mele e uova potete, come un tempo, aggiungere quel che più desiderate.
Un’altra torta del recupero che utilizza il pane raffermo, tipica delle nostre zone, è la “torta Putana” che trovate già presente nel blog. La differenza sta nell’uso della farina ma per il resto si somigliano moltissimo.
Sono entrambi dolci della nostra tradizione contadina, preparazioni nate in tempi antichi utilizzando ingredienti semplici che erano disponibili in casa. Torte del riciclo, umili ma goduriose, da cuocere nelle stufe a legna o sotto le braci, perfette da gustare in compagnia intorno al focolare accompagnate da un buon vino.
Credo che in ogni parte d’italia esista una torta della tradizione, di umili origini ma che significa festa.
Se cercate altre preparazioni utili per riutilizzare il pane avanzato potete sbizzarrirvi con:
Ma ora prepariamo insieme il Macafame e come sempre vi aspetto anche nella mia pagina Instagram.
il macafame
StampaIngredienti
- 500 ml di latte caldo,
- 3 mele tagliate a pezzetti,
- 2 uova,
- 300 g di pane raffermo,
- 50 g uvetta,
- fichi secchi ( facoltativi),
- rum o grappa,
- 2 cucchiai di zucchero di canna o semolato,
- 1 cucchiaio di miele,
- 2 cucchiai di farina mais
- ( 1 cucchiaio di lievito per dolci facoltativo)
Procedimento
Mettete l'uvetta in ammollo nel rum o nella grappa. Spezzettate il pane raffermo in pezzi piccoli e disponetelo in una ciotola capiente. A parte scaldate il latte e poi versatelo sul pane. Con l’aiuto di una forchetta o di un cucchiaio amalgamate bene il pane con il latte, in modo da formare un composto morbido. Aggiungete le uova, lo zucchero, l’uvetta e mescolate bene. Successivamente unite il miele e le mele tagliate a cubetti. Come un tempo, potete aggiungere quel che più vi piace. I fichi a pezzetti e anche della frutta secca. (Facoltativo mezzo cucchiaino di lievito che io ho aggiunto per rendere la torta meno soda ma più soffice). Foderate una tortiera da 22, 24 cm con carta forno. Potete usare anche una pirofila imburrata e leggermente spolverata con farina di mais o pan grattato. Versate il composto e appiattendolo con il dorso di un cucchiaio. Spolverate con farina di mais la superficie. Cuocete a 170 gradi per circa 40/45 minuti fino ad ottenere una doratura omogenea. Servite la vostra torta tiepida, una colazione o merenda perfetta per la stagione fredda.