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pinoli

un tavolo visto dall'alto con un vasetto di pesto verde, con a lato delle tagliatelle, un mattarello di legno, e delle mandorle

Il pesto di zucchine e mandorle è un’alternativa al solito pesto alla genovese.

Ideale per condire la pasta ma anche perfetto da spalmare sui crostini come antipasto.

Il pesto di zucchine si prepara in poche e semplici mosse, con l’utilizzo del mixer.

L’ho realizzato aromatizzando le zucchine fresche con pinoli, mandorle e grana ma se volete un’alternativa potete sostituire con anacardi, noci e anche ricotta salata.

È una ricetta da fare in pochi minuti mentre si cuoce la vostra pasta.

Incredibile come ogni piatto, ogni sapore, sia collegato ad una stagione e ad un ricordo.

Per me le paste verdi rappresentano le tavolate in terrazza e in giardino, profumano di primavera, di fiori, di sole, di fresco.

Potete servire il vostro piatto di pasta al pesto di zucchine decorando i piatti anche con della granella di mandorle e qualche fogliolina di menta per dare un’ulteriore nota colorata quando andrete a servire ai vostri commensali.

Come per tutti i pesti, vi consiglio se non lo usate tutto, di conservarlo in vasetti di vetro, in frigo, con un po’ di olio in aggiunta in superficie.

Vi aspetto nella mia pagina Instagram e nei commenti.

Buona preparazione e se vi piacciono i primi piatti non perdetevi anche :

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gnocchi alla vicentina

un tavolo visto dall'alto con un vasetto di pesto verde, con a lato delle tagliatelle, un mattarello di legno, e delle mandorle

pesto di zucchine e mandorle

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Tempo di preparazione:
Informazioni nutrizionali 200 Calorie 20 grams fat
Rating: 5.0/5
( 1 voted )

Ingredienti

  • 250 g zucchine,
  • 10 g pinoli,
  • 10 g mandorle,
  • 40 g grana o parmigiano,
  • 50 g olio evo,
  • mezzo cucchiaino di sale.

Procedimento

Lavate e tagliate le zucchine a pezzetti.

Mettetele in un mixer insieme alle mandorle e ai pinoli e frullate, aggiungendo l’olio a filo.

Unite infine il parmigiano e il sale.

A bisogno aumentate un po’ l’olio: il pesto deve risultare morbido e ben amalgamato come una crema.

Io lo conservo in frigorifero, in un vasetto di vetro, coperto da uno strato di olio, per 2, 3  giorni.

Potete arricchire il pesto di zucchine con noci, pistacchi, anacardi o foglioline di menta o basilico a seconda del vostro gusto.

Io oggi ho usato questo pesto di zucchine fresche per condire le tagliatelle all’uovo: un piatto davvero dal profumo primaverile!

 

 

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una torta vista dall'alto con una fetta tagliata. Si vede un cestino e un gomitolo

La torta Putana ( chiamata nel nostro dialetto veneto con una sola T), si realizza con pochi e poveri ingredienti.  E’ un tipico dolce contadino delle zone di Vicenza, dove un tempo veniva cotto in recipienti di terracotta disposti sotto le bronse (braci) del grande camino, “ el fogolaro” simbolo dell’unità familiare.

E’ un dolce facile da preparare e versatile perché può essere arricchito in base ai gusti personali. Ogni famiglia infatti ha la propria ricetta, la base è fatta con pane vecchio ammorbidito nel latte ed in aggiunta altri ingredienti presenti nelle dispense. Sono consigliate le mele, fichi secchi, pinoli o noci ma anche pezzetti di cioccolato e l’uvetta imbevuta in rum o grappa.

Il periodo in cui veniva preparato era quello invernale, in genere dopo le feste natalizie.

“Na feta de putana, un bicer de vin dolse e un bon cafè” è a tutt’oggi il modo migliore di dare il benvenuto agli ospiti per noi vicentini. Una fetta di questa umilissima torta diventava una festa per la famiglia.

C’è chi sostiene che “Putana” derivi da“Putea” ovvero bambina, questo perché era un dolce tipico per la merenda dei bambini, altri ritengono che sia stata chiamata così dopo un bizzarro fatto di cronaca accaduto ad un importante ristoratore Vicentino, il quale, mentre portava questo dolce ai suoi commensali, si trovò improvvisamente al buio perché una raffica di vento aveva spento tutti i lumi della taverna, e inciampato su di un gradino esclamò l’espressione Veneta colorita “la putana”.
Ma la versione più verosimile deriva dalla sua varietà di ingredienti che possono essere aggiunti al pane vecchio ammorbidito nel latte.

Adesso vi lascio la versione della mia famiglia, con l’aggiunta di mela e fichi, realizzata da me ovviamente senza glutine.

Pronti ad infornare il profumo dei ricordi ?

 

Per chi desidera altre ricette dei ricordi può vedere la ricetta della ” torta di mele senza burro” , ” torta all’acqua ” e ” strudel di mele e fiori d’acacia

una torta vista dall'alto con una fetta tagliata. Si vede un cestino e un gomitolo

torta putana

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Tempo di preparazione: Tempo di cottura:
Informazioni nutrizionali 200 Calorie 20 grams fat
Rating: 5.0/5
( 2 voted )

Ingredienti

  • 150 g pane raffermo,
  • 100 g farina, ( io ho usato un mix dolci senza glutine ma potete usare la farina che preferite )
  • 3 uova,
  • 150 g zucchero,
  • 2 cucchiai di liquore per ammorbidire l’uvetta ( io ho usato la grappa),
  • 100 ml latte,
  • 80 g burro fuso,
  • 50 g uvetta,
  • 100 g pinoli,
  • scorza di arancia e limone,
  • fichi secchi e mela facoltativi.

Procedimento

Lasciare in ammollo per 1 ora il pane nel latte ( le nostre nonne lo lasciavano una notte intera).

Frullare e ottenere una poltiglia.

Ammorbidire l’uvetta nella grappa o liquore scelto.

In una ciotola a parte montare uova e zucchero con la scorza di arancia e limone.

Unire al composto di pane e amalgamare bene.

Aggiungere il burro fuso.

Infine setacciare la farina e aggiungere l’uvetta.

Si può decidere di aggiungere una mela a pezzetti come fa la mia mamma e anche dei fichi secchi.

Io in questo caso non l’ho fatto.

Versare il composto una teglia foderata da carta forno.

Ricoprire la torta con i pinoli.

Infornare a forno preriscaldato a 180 gradi per circa 45 minuti.

A cottura terminata lasciatela intiepidire prima di servirla.

Sicuramente se avete ospiti veneti sarà come servire il profumo dei ricordi !

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