Oggi vi spiego il risotto con bruscandoli e germogli, un primo piatto dal gusto delicato, che fa parte della tradizione e che nasce dalla bellezza di andar per erbe.
Se in primavera vi aggirate per le campagne venete potrete imbattervi in molte erbe spontanee e germogli, ottimi da cuocere e mangiare.
Se amate la campagna, i sapori nostrani, quelli della tradizione non potete che adorare questi piatti veneti che profumano di casa e tavola in festa.
Quel profumo che sa di famiglia, di ricordi per me… perché andar per erbe o germogli, resta una di quelle attività campagnole che fan bene non solo alla pancia ma anche allo spirito.
Oggi in particolare parliamo di bruscandoli, ovvero il luppolo, che cresce soprattutto qui nel nord d’Italia e si trova principalmente lungo i fossi, nei campi incolti o nei boschi.
Per fare questo risotto misto, ho abbinato i bruscandoli al tamaro ( in dialetto veneto ligabosco o tambar) e agli asparagi selvatici.
Ma torniamo alla ricetta e vediamo come preparare questo primo piatto della tradizione.
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risotto con bruscandoli e germogli
StampaIngredienti
- ingredienti per 6 persone :
- 500 g circa di bruscandoli e germogli,
- 500 g di di riso carnaroli,
- un litro di brodo vegetale,
- una cipolla,
- olio extra verdine d’oliva,
- grana grattugiato,
- 50 g di burro ( facoltativo per mantecatura)
Procedimento
Lavate gli asparagi selvatici e i germogli di pungitopo, luppolo e tamaro.
Tagliateli a pezzetti lunghi circa 3 centimetri.
Fate un soffritto con la cipolla nel tegame e a parte fate bollire il brodo vegetale.
Fate rosolare gli asparagi e i germogli qualche minuto.
Aggiungete il riso carnaroli e lasciate rosolare assieme per 3 minuti, quindi procedete alla cottura aggiungendo gradualmente il brodo vegetale.
Ultimate la cottura del riso lasciandolo morbido all’onda.
Mantecate col formaggio grana o parmigiano reggiano e a piacere una noce di burro buono.
Servite caldo.